I mercati finanziari nel corso del tempo - Ieri e oggi: cambiamenti nel mercato monetario e valutario

Dewet Moser, membro supplente della Direzione generale

Aperitivo "Mercato monetario", Zurigo, 05.04.2018

I cambiamenti nei mercati finanziari non sono un fenomeno nuovo. Già nel XIX secolo lo sviluppo della rete telegrafica aveva provocato un'accelerazione inaudita, per i criteri di allora, del flusso di informazioni, innescando una radicale trasformazione del panorama borsistico. Il progresso tecnologico, attraverso la digitalizzazione, ha in larga parte informatizzato l'attività di negoziazione, cosa che ha permesso di ridurre i costi di ricerca, di migliorare la determinazione del prezzo e di accrescere l'efficienza dei mercati. Attualmente i processi di elaborazione e regolamento delle transazioni sono automatizzati. Questi sviluppi hanno modificato anche le strutture di mercato, ossia le piattaforme di contrattazione, gli strumenti finanziari e la composizione degli operatori. Con la diffusione delle piattaforme elettroniche è diminuita per esempio l'importanza delle tradizionali banche d'affari e al tempo stesso sono aumentate le operazioni effettuate dagli investitori direttamente sul mercato. I cambiamenti continueranno, questo è certo; tuttavia non procederanno in linea retta e non è quindi facile prevederne il percorso.

Il senso e lo scopo delle innovazioni possono e devono essere vagliati con spirito critico. L'esperienza insegna tuttavia che un atteggiamento di apertura è pagante: questo vale per ogni operatore di mercato che voglia rimanere efficiente e competitivo, ma anche per l'intera economia, perché è in questo modo che il mercato finanziario può contribuire a un impiego del capitale il più possibile propizio alla crescita del benessere. La Banca nazionale svizzera (BNS) da un lato si adegua ai cambiamenti, ma dall'altro concorre anche a determinarli. È nel suo pieno interesse che i mercati in cui attua la sua politica monetaria siano solidi e ben funzionanti.

La BNS ha plasmato in modo significativo il mercato delle operazioni pronti contro termine sin dalla sua creazione, quasi vent'anni orsono. Tali operazioni sono tra i più importanti strumenti di politica monetaria e svolgono un ruolo centrale anche nel bilanciamento delle esigenze di cassa fra le banche. Al momento attuale la sfida maggiore consiste nell'adottare il SARON come tasso di riferimento alternativo al Libor e nell'assicurare un'ordinata transizione. Il Libor si basa da diversi anni quasi esclusivamente su valutazioni delle banche, poiché nel segmento non garantito del mercato monetario le transazioni si sono molto rarefatte. Nell'autunno del 2017 il gruppo di lavoro nazionale sui tassi di riferimento in franchi ha raccomandato di sostituire il Libor con il SARON. Quest'ultimo si riferisce ai crediti overnight garantiti e la sua determinazione poggia su una base solida.

La BNS reagisce ai cambiamenti nei mercati e nel contesto adattando e ampliando costantemente lo strumentario impiegato per perseguire i propri obiettivi di politica monetaria. Sia per l'immissione che per l'assorbimento di grandi volumi di liquidità dispone di strumenti flessibili e comprovati. Essa è al passo con i tempi anche nell'ambito nell'osservazione dei mercati e dell'analisi dei dati. Stante la quantità sempre maggiore di dati da raccogliere, registrare ed elaborare, la BNS sviluppa le proprie competenze per l'analisi di dati ad alta frequenza.

Le turbolenze di mercato in atto da inizio febbraio si sono finora limitate perlopiù ai mercati azionari e sono state scarsamente percepite in quello valutario. Esse ci rammentano tuttavia come sia importante che la BNS continui ad analizzare accuratamente la situazione e rimanga vigile, in modo da essere pronta a esercitare, se necessario, il suo influsso sugli sviluppi in corso.