Considerazioni sulla politica monetaria e sulla politica di investimento della Banca nazionale

Thomas Jordan, presidente della Direzione generale

109ª Assemblea generale ordinaria degli azionisti della Banca nazionale svizzera, Berna, 28.04.2017

La politica monetaria della Banca nazionale svizzera (BNS) rimane espansiva sullo sfondo del basso livello di inflazione e delle capacità produttive non pienamente utilizzate nel nostro Paese. L’andamento dell’economia mondiale è nel complesso positivo. Tuttavia, l’area dell’euro deve ulteriormente colmare il ritardo e la politica monetaria della Banca centrale europea resta espansiva.

Il franco è ancora nettamente sopravvalutato. Il tasso di interesse negativo e la disponibilità a intervenire se necessario sul mercato valutario sono essenziali e appropriati per ridurre la pressione sul franco. L’interesse negativo ha ripristinato almeno parzialmente il tradizionale differenziale di interesse con l’estero. Quando la domanda di franchi è particolarmente forte, la BNS mette a disposizione del mercato liquidità addizionale nella nostra moneta mediante acquisti di valuta. In assenza dell’interesse negativo e della disponibilità a intervenire, il franco sarebbe ancora più forte, l’inflazione calerebbe di nuovo e la disoccupazione aumenterebbe.

Nell’esercizio trascorso la BNS ha effettuato acquisti di valuta per un controvalore di 67 miliardi di franchi. Alla luce della conseguente crescita del bilancio la politica di investimento della BNS ha assunto un’importanza ancora maggiore. La politica di investimento deve assecondare la Banca nazionale nell’assolvimento del suo mandato di politica monetaria e assicurarle il margine di manovra necessario in questo ambito.

Per garantire che il bilancio possa essere utilizzato in qualsiasi momento ai fini di politica monetaria, la BNS investe le valute in titoli sicuri e liquidi. Inoltre, nell’investimento delle riserve monetarie mira a preservarne il valore nel lungo periodo. Negli ultimi anni la BNS ha costantemente ampliato la gamma dei suoi investimenti in termini di classi di attività, mercati e monete. Ciò consente di investire e, se necessario, anche di cedere rapidamente la valuta acquistata. Inoltre, l’introduzione di nuove categorie di attivi permette un’ampia diversificazione contribuendo a preservare il valore delle riserve monetarie.

Un bilancio in espansione comporta inevitabilmente oscillazioni più ampie del risultato di esercizio: il potenziale sia di guadagno che di perdita aumenta in assoluto. Perdite occasionali e persino un capitale proprio per un certo tempo negativo non rappresentano un problema sostanziale per la politica monetaria della BNS. Essa conserverebbe anche in tali circostanze la sua capacità operativa nella conduzione della politica monetaria. Ciononostante, è opportuno cercare di evitare per quanto possibile una tale situazione. Pertanto la politica degli accantonamenti e la Convenzione sulla distribuzione dell’utile sono volte a garantire una solida dotazione di capitale proprio.