Mercati ipotecario e immobiliare: gli attuali sviluppi comportano rischi per la stabilità finanziaria
Riassunto
Negli ultimi anni i prestiti ipotecari e i prezzi degli immobili residenziali sono nettamente aumentati nel nostro Paese. La Banca nazionale svizzera (BNS) segue con grande attenzione questi sviluppi. I mercati ipotecario e immobiliare svolgono infatti un ruolo centrale per il settore bancario e sono quindi di primaria importanza per la stabilità finanziaria nel suo complesso. In passato, turbative in questi mercati hanno ripetutamente innescato reazioni a catena non soltanto a danno del sistema bancario, ma anche dell'intera economia.
Sulla base del suo mandato relativo alla stabilità finanziaria, la Banca nazionale si adopera per individuare tempestivamente e limitare i rischi in questi mercati nonché per rafforzare la resilienza delle banche. Al fine di assolvere i suoi compiti, la BNS comunica al pubblico le proprie valutazioni e raccomandazioni di intervento, interviene nella definizione del quadro normativo in Svizzera e verifica regolarmente l'adeguatezza del livello del cuscinetto anticiclico di capitale.
Attualmente un'ampia gamma di indicatori mostra che negli ultimi anni i prezzi degli immobili residenziali e il volume dei prestiti sono aumentati più di quanto sia riconducibile a fattori fondamentali, quali la crescita economica. Inoltre, negli scorsi anni i rischi di credito, soprattutto quelli inerenti alla sostenibilità, sono fortemente cresciuti nel segmento dei nuovi prestiti ipotecari. Su tale sfondo al momento la BNS giudica le vulnerabilità dei mercati ipotecario e immobiliare elevate. Ciò comporta un'accresciuta esposizione al rischio di cali dei prezzi e aumenti delle perdite su crediti. Tuttavia, grazie alle loro ingenti riserve di capitale, la maggior parte delle banche dovrebbe essere in grado di assorbire le eventuali perdite connesse a tali rischi. I cuscinetti di capitale sono quindi essenziali per la stabilità finanziaria.
Vi è da attendersi che l'attuale fase di bassi tassi di interesse si protragga, e con essa gli incentivi a un'accresciuta assunzione di rischi. Rimarrebbero pertanto centrali anche i rischi per la stabilità finanziaria. Per contenerli saranno necessari anche in futuro il coinvolgimento e il sostegno di tutti gli attori, sia delle autorità che dei creditori e dei mutuatari.