Un pilastro della stabilità finanziaria: il ruolo della BNS in veste di prestatrice di ultima istanza
Riassunto
Come parte del suo contributo alla stabilità del sistema finanziario, la Banca nazionale agisce in veste di prestatrice di ultima istanza. In questa funzione fornisce un sostegno di liquidità alle banche che in situazioni di crisi necessitano di mezzi liquidi per un importo elevato e non sono più in grado di soddisfare tale bisogno sul mercato.
Questo sostegno è concesso sotto forma di prestiti garantiti. A copertura degli stessi, la Banca nazionale accetta un ampio ventaglio di garanzie collaterali, soprattutto anche valori illiquidi. L'obiettivo è che le banche possano ottenere dalla BNS in caso di necessità il volume più ingente possibile di liquidità.
Finora il sostegno straordinario di liquidità veniva approntato con tutte le banche di rilevanza sistemica. D'ora in poi tutte le banche avranno la possibilità di ottenere liquidità a fronte di prestiti ipotecari, a patto che predispongano le proprie garanzie a tale scopo. Un'insufficiente preparazione rischia di limitare fortemente il volume disponibile dei prestiti a sostegno della liquidità. Pertanto è fondamentale che, in futuro, le banche apprestino sufficienti garanzie per il trasferimento.
Tuttavia è possibile che, nonostante una buona preparazione da parte delle banche, le garanzie non bastino a coprire il fabbisogno di liquidità. Per questo caso di estrema emergenza, quando anche il sostegno straordinario di liquidità della Banca nazionale risulta insufficiente, si dovrebbe fare ricorso al Public Liquidity Backstop, o PLB, attualmente al vaglio del Parlamento. Il PLB costituisce una garanzia statale di liquidità. Questa suddivisione corrisponde alla prassi internazionale ed è conforme al collaudato principio di separazione dei ruoli tra Banca nazionale e Confederazione.