Il contante ha le ore contate?

Pagare senza contante con carta o smartphone fa ormai parte della quotidianità, almeno fin dal periodo della pandemia. Tenere banconote e monete nel portafoglio sembra sempre più superfluo, ma l’apparenza inganna e la realtà è molto più articolata di quanto sembra.

Basta avvicinare un istante il cellulare o la carta al terminale e il pranzo è pagato. Anche gli acquisti su Internet si effettuano senza contante. I sondaggi della BNS mostrano una tendenza al pagamento con strumenti alternativi. Nonostante ciò, stante l’ultima indagine un’ampia maggioranza della popolazione (95%) in Svizzera intende continuare a utilizzare il numerario. In media il valore di banconote e monete detenute nel portafoglio è di 130 franchi. Il contante si conferma quindi uno dei mezzi di pagamento più adoperati per gli acquisti quotidiani.

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La maggior parte della popolazione desidera poter pagare in contante anche in futuro.

Tuttavia l’approvvigionamento del circolante è effettivamente messo alla prova: per consentirne il prelievo da parte della popolazione, le banche e la Posta gestiscono una rete di filiali e distributori automatici di banconote, che generano costi. Costi che rimangono praticamente invariati anche se l’uso del circolante diminuisce, e che si possono risparmiare con la dismissione di filiali e distributori automatici. Ma se prelevare diventasse più difficile, cambierebbero probabilmente le abitudini di pagamento e l’utilizzo del contante si ridurrebbe. Contemporaneamente anche la sua accettazione nei negozi potrebbe calare.

È qui che si chiude il cerchio dei sondaggi sui mezzi di pagamento e sulle esigenze della popolazione. Se, come emerge dalle indagini, la maggior parte delle persone dichiara di voler avere la possibilità di pagare in contante anche in futuro, allora deve impiegarlo quotidianamente. Soltanto ciò di cui si fa uso oggi potrà essere mantenuto anche in futuro.

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I vantaggi del contante

Rispetto alle carte e alle app di pagamento il contante presenta caratteristiche uniche.

  • È utilizzabile senza bisogno di ausili: pagare in contante è possibile sempre e ovunque. Se ad esempio il terminale non funziona, il cellulare non ha campo o non c’è corrente elettrica, banconote e monete restano un mezzo di pagamento affidabile.
  • Protegge la sfera privata: diversamente dalle operazioni bancarie digitali, il contante non lascia tracce che potrebbero essere seguite e analizzate. Agevola inoltre la protezione e il controllo delle risorse finanziarie personali.
  • È un mezzo di pagamento inclusivo: permette a tutte le fasce della popolazione di partecipare alla vita economica. Ad esempio può essere utilizzato anche da persone che non dispongono di un conto bancario. Inoltre è uno strumento importante per i bambini che così apprendono a gestire il denaro e riescono presto a effettuare da soli piccoli acquisti nella vita di tutti i giorni. Per le persone più anziane o, in generale, per chi ha meno dimestichezza con i mezzi di pagamento digitali, consente di eseguire autonomamente i pagamenti quotidiani.
  • Funge da riserva di valore: può essere detenuto ai fini di riserva di valore senza dover ricorrere a banche o istituzioni finanziarie.

Ecco come la Banca nazionale mette in circolazione il contante

L’approvvigionamento del circolante è un ciclo. La Banca nazionale rifornisce le banche, la Posta e le imprese specializzate nel trattamento del contante con la quantità di numerario necessario, mettendo in circolazione banconote e monete sia nuove che usate. La distribuzione al minuto alla popolazione avviene principalmente tramite i distributori automatici.

Con l’acquisto nei negozi il contante è trasferito alle imprese, le quali lo versano autonomamente presso lo sportello bancario o postale oppure, in caso di maggiori quantità, incaricano ditte specializzate per il ritiro e il trattamento. In queste sedi le banconote e le monete sono contate, selezionate e il loro controvalore è versato alle imprese. Successivamente il contante rifluisce alla Banca nazionale dove, nell’ambito di un processo di trattamento, viene nuovamente contato e ne viene verificata l’autenticità. Contemporaneamente, le banconote e le monete vecchie, danneggiate o sporche sono ritirate dalla circolazione. Il ciclo ricomincia da capo quando la Banca nazionale, ricevuti i nuovi ordinativi dalle banche o dalla Posta, procede alla messa in circolazione del contante.

Il futuro del contante

Molto lascia pensare che in Svizzera l’utilizzo del numerario come mezzo di pagamento continuerà a diminuire, mentre aumenterà ancora l’impiego dei mezzi alternativi. In questo contesto è probabile che la diffusione delle app di pagamento acquisti ulteriore importanza. Una totale scomparsa di banconote e monete e il passaggio a una società senza contante appaiono tuttavia improbabili. I vantaggi del contante lasciano supporre che anche in futuro esso sarà impiegato come mezzo di pagamento e di riserva di valore. Alla fine sarà la popolazione stessa, tramite il suo impiego, a deciderne il ruolo futuro.

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